domenica 12 settembre 2010

Addendum: storia di un gatto

Il sogno fatto stanotte mi vede alle prese con un gattino. L'avevo accolto nella mia casa ma era molto vispo, così ho iniziato ad educarlo e quello faceva le cose che gli dicevo. Ad un certo punto l'ho chiamato ed è venuto da me e gli ho detto che era davvero un bravo gattino e anche molto educato e che gli volevo bene. Lui ha fatto un sorriso bellissimo (per un gatto) e mi ha fatto molta tenerezza. Sono tornato a fare le cose di tutti i giorni e il gatto è uscito di casa. Verso sera, visto che non tornava sono uscito per vedere dove fosse. Ricordo la via con poca luce, in un quartiere residenziale, sempre più buio ed in bianco e nero. Volto l'angolo ed un uomo grosso e sudaticcio mi viene incontro dicendomi se quel gatto che aveva trovato fosse mio. Avendogli risposto di sì mi dà in mano un quadretto nel quale aveva conficcato al mio gattino un serie di bastoncini da tutte le parti, paralizzandolo completamente con una espressione irreale. Ho preso il quadro e sono andato in fretta verso casa pensando che il gattino stesse soffrendo molto; aveva anche una matita conficcata nell'ano ed ho pensato di togliere prima quella. C'era anche un foglio nel quadruccio in cui erano spiegati i motivi di quella scelta, tra cui alcuni motivi sessuali. Rimasto colpito da quell'evento inizio a piangere e mi sveglio. Sarà perché forse ieri sera siamo andati a casa dei genitori di Almar dove hanno una gattina tanto buona di nome Lilli, nera e piuttosto anziana che mi fa tenerezza perché soffre anche di epilessia ma la violenza sugli animali mi colpisce molto e mi fa male. Avevo pensato anche appunto alla Lega antivivisezione per un istante vedendo un volantino ieri. Inoltre non c'erano cristalli accanto ma avevo cambiato cuscino.

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