lunedì 13 settembre 2010

Il vulcano Pinatubo

Il meraviglioso sogno fatto stanotte è frutto di una discussione fra me e Almar tenuta ieri sera: siamo andati a trovare mia madre che aveva un'influenza intestinale e c'era anche mia sorella. Io dicevo che avevo un po' depressa mia sorella e Almar mi aveva confermato. Ho un bel rapporto con lei ma sento dentro di me di non essere capace di abbracciarla ad esempioe di non espandermi come vorrei. Lo stesso dicasi per altri membri della famiglia ma comunque sto facendo progressi. Nel sogno io avevo visto che c'era un vulcano attivo in Sudamerica su un sito Internet e avevo deciso di andarci perché mia sorella era in visita prorpio lì, nel tentativo di riportarla indietro. Così, concentrandomi come faceva Hiro Nakamura in Heroes, mi sono teletrasportato in Cile e vedevo chiaramente tuttla la penisola continentale (i due lati dell'oceano, le ande) e soprattutto il vulcano il quale, nel sogno, credevo essere il Pinatubo. In realtà esso era una specie di grande ciminiera fumante proprio in mezzo ad una strada che collgava Nordamerica e Sudamerica. Nel sogno mi chiedevo non tanto se il nome corrispondesse per il tubo costruito attorno al vulcano ma che motivo avevano gli abitanti ad erigere un comignolo in mattoni così gigantesco attorno ad esso. Ho fermato alcuni abitanti e gli ho chiesto cosa ne pensassero e loro mi risposero che alcuni di essi stavano partendo per un altro continente e che non avevano tempo di chiedersi altro in quanto l'esplosione sarebbe stata così violenta da spazzare via tutto il continente. Impaurito corsi a cercare mia sorella la quale era in macchina e mi diede appuntamento ad un parcheggio. Io avevo affittato un'automobile per portarla via in europa ma, sapendo questo particolare, pensai che ero stato stupido. Mia sorella mi disse che era pronta a partire ma che doveva solo comperare le sigarette e sarebbe tornata presto ed io ne approfittai per avvicinarmi al vulcano-ciminiera e guardarlo. Sentivo solo un grande ronzio provenire dal basso, talmente forte che mi spaventai e corsi al tabaccaio della cittadina a cercarla. Non la trovai e iniziai ad impensierirmi. Nel frattempo vedevo con la coda dell'occhio il fumo aumentare dal vulcano-ciminiera e mi affrettai. Mentre guidavo incrociai la macchina di mia sorella e le dissi che doveva lasciarla all'istante e che ce ne saremmo andati. Abbiamo preso un aereo nel nord del continente e ce ne siamo tornati in Italia. Mentre volavamo potevo vedere il vulcano gonfiarsi a dismisura e il mare mosso di un blu-grigio meraviglioso. Ieri sera il ronzio del frigorifero prima di andare a dormire mi ha dato fastidio. Inoltre due giorni fa ho letto che il servizio di rilevamento dei terremoti non darà più notizie su questi per non alimetare il panico nei lettori di Internet.

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