Dopo la morte di mia madre, Antonetta Armiero, avvenuta il 3 Aprile scorso, non ho fatto molti sogni. Non ho dormito bene per via della schiena e ogni volta che sognavo non ricordavo granché. Stanotte ho sognato di avere un appuntamento con una ragazza e che ci vedevamo a cena in un locale. Mi sentivo molto bene ed ero contento dell’appuntamento. Il locale era fatto come una immensa cavea di anfiteatro con enormi gradoni sui quali c’erano i tavoli. Molti di questi erano occupati e a noi due ci avevano dato invece l’unico tavolino sotto l’arena. Il tavolo era però praticamente sotto un enorme televisore piatto che trasmetteva notizie. Era sera: questa ragazza compare spesso nei miei sogni ma non ha un riferimento reale né ricordo di averla mai conosciuta. Ero incuriosito dal televisore. Ad un certo punto le chiedo di quanti pollici fosse (io pensavo 80 pollici) ma lei mi fa notare che c’era scritto 58. Poi mi accorgo che aveva freddo e le porgo un plaid il quale scopro sulla mia sedia e glielo do facendola contenta. Mi sveglio e il plaid era quello che avevo nel mio letto accanto a me. Erano le 8 e venti. Sentivo freddo e lo misi sopra il piumone, continuando a dormire per una mezz’oretta.
Ieri pomeriggio durante il pranzo da mio fratello ho notato che il suo televisore Samsung probabilmente era migliore del mio Panasonic anche se quello che ho io è più grande, appunto 58 pollici. Secondo la Ghematria ebraica il numero 80 corrisponde a sacerdozio ma soprattutto a Yesod, la Sefirà che raduna tutte le luci e gli influssi energetici provenienti dalle altre Sefirot superiori prima di passarle a Malkut, l’ultima. Inoltre è la Sefirà associata agli organi genitali; corrisponde alla somma di cuore e cervello e anche a bicchiere. Infine è il nome completo della Lettera Mem, acqua. Invece il 58 corrisponde a grazia, simmetria ed è per questo che questo valore è la media matematica della somma dei valori di un modo di “riempire” il Nome divino, il Tetragramma, In questo caso 232; come pure il cuore di HaShem (D-o) e l’onore di HaShem. Infine splendore, luminosità ma soprattutto bilanciare, temperare e riposarsi, essere tranquillo, sereno. Io credo che questa nuova fase mi venga richiesta dalla Shekinah.