domenica 12 settembre 2010

Il dottore

La scorsa settimana a Parigi ho fatto numerosi sogni ma non rilevanti. Stanotte invece ne ho fatto uno che mi vedeva vivere nel sottosuolo, in una città in cui ci si muoveva in metro. Avendo supposto che ci potesse essere qualcos'altro sopra, mi metto in testa di fuggire ma vorrei avvertire mio fratello. Nel tentativo di avvertirlo però mi rendo conto di non avere tempo per farlo e scappo dirigendomi verso una porta gialla dove so che dall'altra parte posso finalmente raggiungere l'aria aperta. Mentre sto aprendo la porta e sento dietro di me la polizia che arriva per cercare di fermarmi, la porta si apre dall'interno e un ragazzo mi dice "Ah, finalmente è arrivato il dottore! Entri, presto!" e mi fa entrare scambiandomi ovviamente per il dottore che avevano chiamato. All'interno c'era una festa ma la che si era interrotta perché uno degli invitati si sentiva molto male. Allora penso che avrei visto il malato e l'avrei liquidato in pochi minuti. Mi metto un camice e dei guanti e vado dietro una tendina dove il malato, un signore sui sessanta, stava dormendo su una lettiga. Tutti gli altri invitati, ormai demoralizzati, mi sembrava stessero dormendo, uno solo di questi era vicino a me. Dico al signore: "Come posso aiutarla? Mi dica pure." e quello mi dice che sente un qualcosa di innaturale al braccio e me lo mostra: in effetti ha come una specie di protuberanza sull'avambraccio destro e la cosa mi turba. Dentro di me so che devo fuggire ma voglio aiutare il malato. Così chiamo faccio finta di chiamare al telefono un collega e dico alla persona accanto a me che la malattia del paziente è piuttosto grave e che non sono all'altezza ma che arriverà un mio collega a minuti perché si trova qui vicino. Allora tutti si svegliano e sono contenti, qualcuno inizia a mangiare e qualcun altro mette una musica. La festa sembra riprendere e tutti sono in attesa dell'arrivo del medico (ovviamente quello che avrebbe dovuto arrivare prima di me) ed io me ne vado verso un corridoio che so portare fuori. Elementi razionali: ho visto prima di andare a letto un video promozionale di Ikea in cui cento gatti sono in un negozio. Uno di questi mi ha colpito per la bellissima fotografia e per un gatto bianco che dormiva fra due guanciali, la stessa espressione del vecchio sessantenne malato e sulla lettiga. Inoltre oggi ho visto il sedicesimo capitolo della seconda serie di Fringe e nell'episodio una donna ha un tumore proprio sull'avambraccio destro. Molto strano...

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