lunedì 25 gennaio 2010

Il forno di Elena

Stanotte, forse perché ho pensato accidentalmente alla mia ormai defunta zia Annafelice, ho sognato la mia compianta amica Elena. Eravamo io e lei nella sua casa al centro, seduti davanti al camino ma in realtà mai ho visto il camino acceso di Elena e inoltre il suo camino era alla sinistra rispetto al divano bianco nel salone e di fronte c'è la finestra. Al posto della finestra c'era questo camino, uguale a quello che nella casa in campagna di mio nonno era dedicato alla cottura del pane e all'epoca lo chiamavamo il "forno della strega" dalla curiosa sembianza della casetta di Hansel e Gretel. Io e Elena sedevamo davanti ad esso, in casa sua. Lei non diceva nulla, io mi scaldavo al fuoco. Tutto qui. Mi sembrava che Elena fosse più piccola, minuta, come la vidi quando era distesa sul suo letto, ormai morta. Mi zia Annafelice era anch'essa minuta e piccola: l'ho vista l'altro giorno su un video dovuto a una trasposizione di un vecchio filmino Super-8 nel quale partecipò ad un mio video. Erano gli anni Ottanta.

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