martedì 13 gennaio 2009

La scala

Forse il più bel sogno di quest'ultimo periodo. Da un paio di giorni mi sveglio sempre alle 5 e mezzo per poi riprendere sonno dopo un'oretta e svegliarmi alle sette. Ebbene, mi sono svegliato dall'unico sogno stanotte ed ho avuto la chiara comprensione che quella che io chiamo la Città sia veramente una città particolare in cui tutto è controllato e mi viene permesso di stare perché non altero il suo normale sviluppo. Mi sono reso conto di questo poiché vedevo le persone che non reagivano per l'ennesima volta alle mie azioni, anci ho avuto la chiara sensazione che fossero persone che vivessero bene ma senza entusiasmo, che non sapessero che ci poteva essere dell'altro e che comunque contenti della propria vita continuavano a vivere facendo sempre le stesse cose. Così ho camminato a lungo per le vie, ricordo le case e i marciapiedi e all'improvviso ho visto alcuni che svoltavano in un vicoletto ed avevano la faccia sospetta, così ho pensato che fossero una specie di dissidenti. Nella Città non ci sono poliziotti violenti ma, svoltando anch'io nel vicolo, ho visto che qualcuno ha chiamato la polizia. In fondo al vicolo, che era tutto dipinto di rosso, c'era una scala appena abbozzata sul muro e ne saliva qualcuno. Io l'ho salita, quella scala, ed altri mi hanno seguito. Una volta arrivato su ho avuto appena il tempo di guardare cosa ci fosse ma subito mi sono girato e, temendo venisse la polizia a fermare le altre persone che salivano, mi sono messo ad aiutarle. La polizia da lontano, non sapeva cosa fare ma sicuramente non è intervenuta. Dall'altra parte le persone andavano, non erano molte e non le conoscevo. Dall'altra parte c'era il sole, la campagna, un paesaggio straordinario ed io mi sono svegliato prorpio in quel punto. Elementi coscienti: la mia ricerca sulle orgoniti, il film Io, robot, i pioli di una scala di mio nonno, in campagna.

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