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giovedì 15 ottobre 2009

Documenti

Ieri ho giocato al superenalotto e ho vinto 100 euro all'estrazione istantanea. Di per sé l'evento non fa notizia ma mi serve perché, avendo regalato la cifra a mia sorella per il suo compleanno, ho chiuso le due banconote da 50 euro in una busta e quelle due banconote sono apparse nel sogno di stanotte. Ho fatto due sogni: del primo non ricordo nulla, del secondo, effettuato dopo il mio risveglio perché mi ero scoperto, verso le 5 e mezzo, ricordo che era molto lungo e completamente a colori. Mi trovavo in un ospedale tipo il San Camillo (ricordo perfettamente le porte blu divisorie) e mentre cammino, esce un mio vecchio collega in camice verde, nudo al di sotto che mi saluta affettuosamente ed entra in sala operatoria: mentre entra, si lava le mani e il camice si apre perché non chiuso e lo vedo nudo completamente coperto da peli rasati su tutto il corpo. Credendo di mettermi anch'io in divisa indosso però una vestaglia leopardata e penso che siano le nuove dotazioni dell'ospedale. Esco per strada e fa freddo e credo che la vestaglia sia così perché protegge benissimo. Incontro però alcuni vecchissimi amici che non vedo più, tra i quali Wanda che spende saluti a profusione. C'è gente che cammina ma mi ignora completamente. Rientro nell'ospedale e vedo uscire dalla saletta dove mi ero cambiato un ragazzo e una ragazza in tutta fretta: il ragazzo indossa un vestito verde chiaro ma più lo guardo più mi sembra una specie di ectoplasma con due gambe e due braccia che corre via assieme alla ragazza. Mi prende un sospetto: che abbiamo rovistato tra le mie cose e difatti entrando noto il mio portafogli e penso che mi hanno rubato tutto il contenuto. Il portafogli marrone ce l'avevo tanti anni fa: al suo interno mancano tutti i documenti ma ci sono tutti i soldi, tra i quali le due banconote da 50 euro piegate esattamente come le avevo poste nella busta per mia sorella nel mondo reale. Allora corro per inseguirli e capito all'ultimo piano che dà in un grande terrazzo dove ci sono dei venditori di Porta Portese ma non li trovo. Penso a rifare tutti i documenti e la cosa mi isturba e mi chiedo "Perché diavolo avranno rubato i miei documenti solamente?" e mi sveglio con la sveglia alle sette meno dieci. Ieri sera ho creato un account per l'applicazione Ping per iPhone e mi ha chiesto il nome utente. Ho dato giovanni.croce ma mi diceva che era già presente, così mi sono domandato chi mai avesse già preso il mio nome e cognome così ho dovuto dare un altro account e la cosa mi ha scocciato. Forse questo è all'origine del furto dei documenti del sogno. Il desiderio del sogno probabilmente era quello di rivedere Wanda o di sapere cosa stesse facendo. Ora so dov'è.

venerdì 17 luglio 2009

Il controllore morto stamane

Purtroppo i Controllori che presiedono al controllo delle linee energetiche nella Casa a volte si ritrovano nel serpente della vasca da bagno. Non ho idea di come finiscano lì dentro, forse cacciano indietro eventuali intrusi provenienti dallo scarico e non riescono poi a risalire il bordo. In genere quando li trovo li faccio uscire e li metto a terra ma alle volte non li intravedo nel serpente e faccio la doccia, con la conseguenza che essi muoiono affogati. Stamattina mi sono accorto che uno di loro era deceduto mentre sciacquavo la vasca: era molto grande, doveva essere anziano. se ne trovano di meno ultimamente però hanno anticipato le loro visite al pomeriggio, segno che quando fa caldo le energie sono abbondanti. ricordo uno di loro ferito una volta e non poteva camminare che a fatica, anzi sembrava morto. Gli ho lasciato vicino un pezzetto di carta come nutrimento e, al mio ritorno non c'era più. Il mio rapporto con loro è sempre stato cortese e spero non se la prendano se ogni tanto qualcuno ci lascia le penne.

mercoledì 1 luglio 2009

Addendum: Diluvia

Quando Wanda sentiva da Gina che si riferiva a Diluvia, rideva talmente forte da sentirsi male. Non ho mai capito perché ridesse a sentire quel nome. Fatto sta che ogni volta che incontravamo Diluvia pioveva, forse da qui il nome mi chiedevo. E non era un soprannome ma un vero e proprio nome di battesimo, forse questo faceva sganasciare Wanda. Con Diluvia andavamo in giro di notte per cercare gatti da rivendere a negozi di animali. Una volta cattuammo un gattino che mi faceva molta pena e quella stronza della Gina mi disse che tanto valeva lasciarlo morto per terra. Io come al solito diedi un'occhiata di fuoco e me lo presi con me. Lo chiamai Putipu perché anziché miagolare gracchiava, un po' come lo strumento analogo. Wanda e Gina non lo sopportavano e lo trattavano sempre male a casa e così lo nascondevo in un angolo, sotto un mobile. Quando non ci vedevamo lo mettevo fuori. Era di compagnia e dissi che sarebbe stato sempre il mio gatto. Una sera Diluvia mi chiese del gatto e la cosa mi sembrò strana. Aggiunse che una persona lo cercava, valeva molto e mi strinse forte il braccio per impormi di ridarglielo indietro ma quella volta Wanda accorse e diede un calcio al culo così forte che mi sa se lo ricorda ancora. Non l'abbiamo più incontrata dopo quell'episodio e smettemmo di cercare gatti.

giovedì 18 giugno 2009

Addendum: the woman in red

Ho dormito un breve istante mentre l'aereo era in volo sopra lo stretto di Messina e ho sognato una donna tutta vestita di tulle rosso ed io che le toglievo di dosso questo velo e lo tiravo via ma era lunghissimo e sembrava senza fine. C'era come sottofondo la canzone dei Simple Minds Big Sleep e la donna assomigliava ad una mia ragazza di quando andavo all'Università che si vestì da Pierrot un carnevale di troppi decenni fa. La ragazza, di cui non riesco a ricordare il nome, diceva incessantemente "Svolgi, svolgi! Altrimenti non ci passi dalla porta! Non ci passi!". Poi un sussulto dell'aereo mi ha svegliato. L'aereo ha tremato tanto e c'erano delle nuvole in alta quota, poi è andato tutto bene. Sono riuscito a trattenere l'ansia. In questo periodo sto ascoltando quasi sempre in macchina l'album dei Simple Minds e quella canzone l'ho ascoltata la settimana scorsa dopo veramente non so quanti anni. Mi sono commosso. Non ho mai sognato in aereo prima d'ora e la cosa mi ha fatto stare male, come una nausea; inoltre alla libreria Mondadori di Catania, quella appena aperta in centro, avevo visto un libro di bozzetti su Valentino intitolato, appunto, Red Valentino.

martedì 10 marzo 2009

Le amebe

Avevo trovato una tenda per doccia semitrasparente che aveva delle tasche rotonde con all'interno del liquido blu. Era bello, mentre si faceva la doccia, ammirare queste gelatine che si muovevano (molto in sintonia con il colore complessivo bluastro degli accessori del bagno stesso). Una volta sostituita la tenda, per usura, con una analoga completamente trasparente e che aveva alcune pietra legate a degli spaghi per non farla volare mentre ci si lavava, mi posi il problema se avessi dovuto gettare via la tenda vecchia con le tasche colorate oppure conservarla. Ideai così di tagliare tutte quelle sporgenze con all'interno il liquido in forma rotondeggiante e fare un'installazione mobile sul corridoio ponendo per terra ciascuna di quelle che ormai erano diventate una specie di aggregati unicellulari blu. Sembravano tante amebe per terra e le lasciai lì per diverso tempo. Quando qualcuno entrava in casa poteva vedere l'avanzata di queste amebe, grandi e piccole, che risaltavano poiché il marmo per terra era molto chiaro e sembravano avanzare verso la porta. Non ricordo che fine abbiano fatto.

lunedì 9 marzo 2009

Il letto con i tulipani intorno

Casa Luciana aveva la stanza da letto molto spartana all'inizio: un letto matrimoniale con sopra la testiera tre mensole cariche di libri, un comodino bianco accanto e un armadio a due ante sempre bianco, una mensola lunga tre metri sorretta da due colonne fatte da libri rossi e una scrivania fatta in casa composta da una zampa a mattoni e due piccoli plinti di ferro nel muro. Sopra questa si trovava il computer con Windows ME. Dopo qualche mese decisi di fare una cena con una coppia di amici americani (amici più di Wanda e Gina che miei) e li invitai a casa fadendo però alcuni cambiamenti: innanzitutto la tavola fu composta da piani di alluminio 50x50 cm sorretti da cavalletti di acciaio; poi presi alcuni vasi in plastica e ci misi dentro della ghiaia perché avevo appena comprato dei tulipani finti con la lucetta all'interno e posi questi vasi tutti attorno al letto. L'effetto era molto bello. Inoltre, sul letto erano presenti tutti i miei grandi insetti di cui facevo collezione. La cena fu molto buona e gli americani furono soddisfatti. Successe che mi telefonò uno dei miei primi amanti dicendomi al telefono che aveva avuto un rapporto con un tale e, mentre facevano sesso, gli si era rotto il profilattico per cui aveva paura di essersi preso l'AIDS. Io lo confortai ma rimasi al telefono una decina di minuti, con grande disappunto di Wanda che si inquietò perché avevo lasciato gli ospiti da soli. Comunque, i tulipani sopravvissero per circa un anno o più attorno al letto e spesso li accendevo la sera per fare ambiente. Una di queste sere uscii lasciando accesi i fiori e rimorchiai un giovane veramente bello che portai a casa. Egli, entrando in camera disse: "Facciamo tutto quel che vuoi ma per favore, puoi spegnere i tulipani?" e la frase restò a memento della casa. Lo feci per il suo bel viso ma, alla richiesta di spiegazioni, egli affermò che gli sarebbe sembrato di fare all'amore su di un letto da morte, ché i tulipani gli ricordavano i lumini da cimitero.

venerdì 6 marzo 2009

The Lucy Magazine

Nella migliore tradizione di Casa Luciana per nove anni ogni volta che si facevano delle feste si invitavano gli ospiti a scrivere un pensiero su uno speciale taccuino con la copertina fatta di pelle di mucca. Il primo a firmare quel taccuino fu un ospite di Frosinone, con alcuni amici, rimasto chiuso con la macchina nel garage di cui non si disponeva la chiave ed entrato di soppiatto. Questo la dice lunga su tutti gli ospiti che seguirono. Inoltre negli anni più intensi era edito un periodico chiamato The Lucy Magazine che esponeva in forma sintetica le notizie e novità di casa, con gli ospiti e i party. Di tutto ciò si conservano copie cartacee finemente stampate a colori (il magazine era pubblicato con la collaborazione del quotidiano Tally Ho). Esisteva anche un blog a proposito, purtroppo chiuso l'ultimo giorno di permanenza in casa all'indirizzo http://the-lucy-magazine.ilcannocchiale.it/?r=21287. Ormai ne rimane solo il ricordo. Esattamente come quei film in bianco e nero che suscitano emozioni ma si sa che sono stati soppiantati dal maledetto colore e quindi solo l'emozione resta.

venerdì 27 febbraio 2009

Pietre veggenti

Ci sono molte pietre a casa mia e alcune di esse sono pietre veggenti, cioè grazie alle quali riesco a penetrare in altre dimensioni oniriche e a vedere cosa è successo veramente. Non ho mai avuto il coraggio però di usarle direttamente e le faccio fare da sole, senza dir loro nulla. Una di queste in particolare è azzurra, abbastanza grande come un pallone da rugby e densa di piccoli cristalli azzurri e lucenti. Deriva dalla Sicilia, forse dall'Etna, comprata credo setto e otto anni fa. Ultimamente l'ho lavata sotto acqua corrente e ha ripreso il suo colore. Non mi dà segnali da tempo anzi ultimamente parlo molto con la pietra-guardiano e mi basta questo. Voglio però esercitarmi nella meditazione per dialogare con piccole pietre veggenti a forma di cristalli di rocca, quasi piramidali. Ne devo regalare una al mio amico A* ma devo prima valutarla. Tornerò a casa e le metterò sotto sale, visto che non c'è molto sole ultimamente.

giovedì 5 febbraio 2009

Potenza delle OQ

Da quando ho messo una (anzi tre per l'esattezza) OQ nella mia casa, a dire il vero dormo molto di più e non ho più le crisi di panico, né avanzamenti di ansia. In effetti mi sento più calmo. Sto solo constatando che si è creato una specie di calma nella mia casa. Ho realizzato due OQ con un cristallo di rocca ciascuno e una con un grande cristallo di ametista. Vorrei dare quest'ultimo a mia madre e l'altra ad Antonio che me ne ha chiesta una. Inoltre tuttora ce n'è un'altra sotto il vaso fuori la porta in cui una pianta grassa, così florida quando me l'han regalata, è floscia ed ha perso foglie. Vorrei solo sapere cosa ne pensano i Guardiani. Credo siano tutti d'accordo con la cosa perché non hanno espresso pareri contrari ed è importante questo. Su tutto, Roccia ha la parola decisiva ma finora non ha detto nulla.

mercoledì 7 gennaio 2009

Rivedere i Vongoli

Saran passati chissà quanti anni da che non ci parlavamo, io e i Vongoli. La prima grande festa che organizzammo è stata nel lontano 1995 e mi vestii da Diana Ross mentre loro mi accompagnavano vestiti da Supremes. Vincemmo il primo premio (fu una specie di ingresso in società anche se tardivo). Ci siamo ritrovati a casa di Jim Cow l'altra sera ad una festa e abbiamo ricordato i vecchi tempi, raccontandoci tante cose, di tanti amici ormai passati, di tanti eventi. Secondo me sono come una istituzione in questa parte di città, tanto che la mitica discussione che facemmo e che diede l'avvio al nostro addio è caduta in secondo piano e l'abbiamo eliminata adducendo il fatto che siamo cresciuti, maturati. Faranno una grande festa a casa loro il 21 febbraio, a Carnevale, come prassi di ogni anno che si rispetti dal 1995. Ho deciso che vi parteciperò. Dei luoghi oscuri che ci hanno accompagnato non dirò ma sono stati pochi e comunque insignificanti.

mercoledì 31 dicembre 2008

Capodanno con i Playmobil

Ho passato un Capodanno, moltissimi anni fa, costruendo interamente la villa patronale dei Playmobil, con ogni oggetto e mobile, montandola sopra ad un cassettone su una girevole pedana. E' ancora lì arredata ulteriormente, abitata da molti di loro e sarà quella la casa dove andrò in vecchiaia. Dovrò solo trovare il modo di non dormire sul divanetto rosso e cercarmi un letto più comodo.

mercoledì 24 dicembre 2008

I Controllori

Da tempo in casa non si vedono più come prima i Controllori, cioè insetti della specie Lepisma saccharina che in genere si nutrono di carboidrati e colle, presenti anche nei libri. Sebbene siano in tutta casa, sono presenti preferibilmente in bagno. Essi presiedono alla difesa da Qualcuno che può entrare dagli scarichi del bagno (dalla vasca, dal bidet, dal lavandino) ma soprattutto la loro presenza tiene a bada le onde elettromagnetiche del pavimento e impediscono che Qualcuno passi attraverso questo. Recentemente, per via di due mosche entrate senza permesso in casa, ed eliminate con il DDT, purtroppo sono morti molti Controllori ma qualche giorno fa ne è comparso uno molto grande nella vasca mentre compiva il suo dovere. Essi sono grati alla Casa poiché una volta, mentre uno di loro era ferito, gli è stato posto un pezzetto di carta da libro accanto e, rifocillato, ha avuto le forze per tornare nel nido, presente all'interno della porta scorrevole del bagno. Il Controllore più anziano avrebbe apprezzato molto il gesto, anche se non ce n'era bisogno. Sebbene ci sia un buon rapporto reciproco sono molto scostanti ma alle volte scherzano correndo sul tappetino del bagno e solleticando i piedi.

venerdì 21 novembre 2008

Una sera al Side

Quando io, Wanda, Gina e Marcella andammo al Side, un locale su via Merulana che aveva appena aperto ed era diventato pub, non c'era nessuno. Come al solito inauguravamo sempre noi i locali a Roma, nel senso che ci andavamo per un po', li vivevamo e non ci andavamo più quando si riempivano. Il Side era un pub gestito da due nuovi giovani proprietari che stavano insieme (uno di loro era uno stilista e fece anche l'attore in uno spettacolo al Teatro Colosseo), avevano pensato di farne un locale plurivalente, addirittura con una rientranza per l'esposizione degli abiti avveniristic idisegnati da Luca, uno dei proprietari. Inoltre avevano messo come camerieri due ragazzi che si dovevano vestire da donna, come i trans (anche se non lo erano). In due settimane non avevano avuto nessun successo ma noi ci divertivamo, come al solito. Il locale ci sembrò caro però rispetto alla media degli altri ma ci andavamo perché era l'epoca in cui se ne aprivano tanti. Il cambiamento arrivò quando i due proprietari decisero di togliere i trans (che non attiravano nessuno) e misero un ragazzo e una ragazza, lei era molto grossa ma simpaticissima, non di Roma ma dell'Emilia, credo. Il locale in un anno acquisì un successo tale che la gente, d'estate, si metteva fuori la stradina laterale e invadeva addirittura via Merulana, con grande traffico. Noi arrivavamo sempre presto ma in seguito pian piano non ci andammo più: troppi giovinastri e gente fighetta. Dopo un paio di stagioni il Side chiuse ed ora è un semplice bar. Fu comunque lì che incontrai Ucla e che ancora ricordo come se fosse oggi il nostro incontro: ricordo che dissi dentro di me "Ma questo ha la tiroide ingrossata?" perché aveva due occhi gransissimi con i quali mi guardava. Io vedevo solo i suoi occhi in realtà, due occhi su due gambe.

mercoledì 19 novembre 2008

Gabbiani, corvi e cornacchie

Pochi animali come i gabbiani, i corvi e le cornacchie sono da evitare (sempre in senso non assoluto). Questo perché i corvi possono raccontare, i gabbiani possono procurare problemi e le cornacchie possono sorvegliare. Una notte di cinque anni fa, tornando a casa, percorrendo una stradina che costeggia un grande cantiere non mi ero accorto che sulla gru c'erano una trentina di gabbiani appollaiati. Nessun rumore emettevano e all'inizio non me ne accorsi. Poi, improvvisamente, quasi mi stessero aspettando, volarono tutti insieme e continuarono a volteggiare in alto in direzione della mia auto. Difatti, una volta arrivato al parcheggio l'auto non c'era più: era stata portata via dal carro attrezzi da pochi minuti. Meglio quindi evitare di avere a che fare con loro. Se si vede una cornacchia intorno è meglio ignorarla, lei ignorerà. Se la si guarda o la si spaventa, dirà il luogo in cui ci si trova. Meglio non parlare in presenza dei corvi perché possono riferire. Meglio ingorare i gabbiani. Bisognerebbe fidarsi dei gabbiani di mare; oppure delle cornacchie in campagna; dei corvi sarebbe meglio non fidarsi proprio. Diffidare anche delle cornacchie di montagna.

sabato 8 novembre 2008

Serpenti e velluto

Ieri sera alla Galleria dei Serpenti e prima in zona Coming. Conosciuto C*. Entrando in disco con il butano mi sono ritrovato istantaneamente al Velvet di quasi otto anni fa, con la nebbia che avvolgeva me Wanda, Gina e Marcella, con la musica assordante. Fu lì che conoscemmo Herman il violinista attraverso una sua performance quand'era ancora maschio con il violino e una quantità infinita di sangue finto addosso a una tunica bianca. Quella visione per un istante stanotte, poi scomparsa con Fabrice e Dario a ballare e a parlare e ridere. Troppo tempo senza ridere è passato. Molte donne attorno. C* mi ricordo di averlo già incontrato ma forse i ricordi iniziano a confondersi.

martedì 24 giugno 2008

L'anello a uncino

A Bruxelles io, Wanda e Gina capitammo in un negozio dove la padrona aveva conosciuto nientemeno che Marilyn Manson in versione sportiva in un albergo a New York. Il negozio era denso di fotografie di musicisti e aveva abiti dark in vendita nonché anelli e bracciali chiusi in teche di vetro con il velluto porpora all'interno. Fui ammaliato da un anello d'argento con un uncino a punta, una specie di sperone, di unghia di dinosauro. Un pezzo unico che pagai circa cento euro di oggi. Lo indossai per anni ogni volta che uscivo. Una volta, al Gender, un locale a via Faleria a Roma, il buttafuori fu così affascinato dall'anello che gli dissi "Se vuoi te lo faccio assaggiare"; egli annuì ed io approfittai della camicia sbottonata sul petto per strusciarlo sui muscoli villosi dal basso verso l'alto. Chiuse gli occhi e quando li riaprì disse: "Meglio di una scopata". Sicuramente, pensai.

martedì 10 giugno 2008

Mano di tenebra

Ogni volta che penso a Wanda mi siedo sulla poltrona circolare arancione e, indossati gli stivali, cerco di stritolare il teschio di plastica come fosse il suo. E' una fortuna che lui non commenti punto e sa che lo faccio tanto per rimembrare il passato ma se fosse il teschio di Wanda, quale soddisfazione averlo sotto! Una volta passeggiavamo insieme e ci trovammo ad attraversare il ponte Testaccio, sotto al Tevere. Un gruppo di balordi ci aveva adocchiato e noi li guardammo con i nostri occhi di bragia, fulminandoli. Passammo poi sulle loro ceneri. Ah, Wanda! Perché mi hai ignorato? A quest'ora avresti dominato il mondo con me ma ora non sei più nulla. Questa mano di tenebra di cui dispongo non ti toccherà mai più.

venerdì 6 giugno 2008

Le cacche all'Alibi

Una volta completati i lavori all'Alibi a Testaccio, andammo a passarvi una serata io, Wanda, Marcella e Gina. Avevamo comprato uno spray che simulava la cacca (una sorta di schiuma da barba marrone) e, prima che la gente entrasse verso mezzanotte, in un paio di angoletti mettemmo delle enormi piramidi a foggia di stronzi e ci sedemmo a guardare. In men che non si dica il personale era allibito e atterrito al tempo stesso e prendeva gli escrementi finti (credendoli veri) con gli stracci e li buttava in speciali buste. Nessuno poteva sospettare di noi poiché nel frattempo il locale si era riempito e poi che cosa avrebbero potute dirci? Venne anche la proprietaria dell'epoca, Marinella, la quale non so perché ma ci stava tanto sulle palle. Addirittura in bagno apponemmo un'enorme colata di finta merda sopra la ceramica del cesso e stemmo anche lì a guardare, da fuori, quel che accadde: la signora a guardia dei bagni urlò "Marinella! Presto! Presto!" e andarono tutti avedere cosa ci fosse nel bagno. Ci furono urla e strepiti. Noi, con grande sicumera, ci dirigemmo al bar a prendere un drink.

venerdì 16 maggio 2008

I cani dalmata gialli

Ci sono in casa dei cani dalmata gialli con un occhio solo, con le zanne acuminate, bidimensionali. Non si possono vedere pienamente perché, quando è loro solito stare davanti, avendo due dimensioni, non si percepiscono alla vista. Per questo la gente non li vede quando entra a visitare la mia casa. In genere li dipingo quando corrono. Essi non sono violenti nei confronti di nessuno ma provvedono a difendere dal Mostro-dalle-mille-vertebre, al quale non ho altro nome da dare. Esso non è mai riuscito finora a scoprire dove abito, né penso ci riuscirà poiché non può attraversare le Terre Grigie. I cani però possono e ogni tanto si vedono delle strie gialle nei momenti più impensati. Gli unici che possono vederli sono le cornacchie e i gabbiani, i quali - saggiamente - volano alla larga.