giovedì 18 febbraio 2010

La scogliera

Stanotte ho dormito sodo (ma anche ieri). Ho sognato di trovarmi sul ciglio di una scogliera con molta erba pendula ed un sacco di gente vcicino a me, tutti ladri e assassini. Forse mi ricordavo della puntata di Desperate Housewife vista ieri sera sul divano con Almar, serie che ci piace molto, in cui si è saputo chi ha ucciso un personaggio della stessa. Sul bordo della scogliera, vedevo chiaramente il mare azzurro e increspato, il colore dell'erba, la stessa sabbia. Mi sono girato dietro ed ho visto un grande monte sul quale era una città. Siccome stavamo tutti accasciati a terra, ho supposto essere una colonia penale. Ho detto a tutti che per uscire saremmo dovuti andare oltre la città e per farlo dovevamo sfondare un muro di una casa con un portico. Uno dei mastodontici uomini prende un enorme cuneo e fa per scagliarlo contro il muro ma si ferma perché è quello di una chiesa con tutti i sacramenti in legno e non vuole commettere sacrilegio. Accanto a questa c'è un altro portico con tante colonne e io dico di camminarci finché non troviamo una porta. Nessuno è d'accordo tranne una persona che viene con me. Allora apriamo insieme la porta e ci ritroviamo in un ufficio. Per mimetizzarci ci vestiamo da carnevale: io da impiegato e l'altro da Marylin Monroe. Mi sveglio alle sette meno un quarto: ho sbagliato a mettere la sveglia. Mi riaddormento e mi risveglio improvvisamente alle sette e un quarto. Mi sembra di aver dormito un secolo. Saluto con un bacio Almar e scendo via. In bagno l'acqua è fredda: la caldaia mi ha abbandonato dopo circa due anni di perfetto funzionamento. Vestito col pigiama esco fuori, la riaccendo e finalmente faccio la doccia. Inizio della giornata. Il fatto del mascherarsi sicuramente è dovuto alla visione delle foto della festa di Carnevale. Ci siamo divertiti da pazzi, Almar aveva un vestito da Maria Antonietta, praticamente perfetto; c'erano tutti i miei amici, chi vestito col burqa chi come ballerina di can-can chi, come Patrizia, da Cary Grant. Insomma c'era anche Marylin, ovviamente, sembrava vera ma più stangona. Ricorderò per sempre questo Carnevale come uno dei migliori della mia vita, pieno di fascino, mistero e perfezione. Abbiamo vinto due premi io e Almar. Riguardo la parrucca: praticamente ero uguale alla donna del ceppo di Twin Peaks, ceppo incluso. Durante la festa, ho proiettato un video in cui compare questa donna del ceppo e Laura Palmer nel film Fuoco cammina con me e che evidenzia anche la somiglianza con uno dei due Vongoli e dei quali festeggiavamo anche il ventesimo anno in cui erano insieme. Davvero tanto.

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