giovedì 14 gennaio 2010

Umbria e albergo

Ieri sera, dopo essere andato a letto alle dieci e mezzo, mi sono svegliato sentendo Almar ansimare. Erano le quattro e mezzo circa: aveva avuto un incubo. Mi sarei dovuto svegliare un'ora dopo, per poi partire per Città di Castello. Durante il viaggio ho ricordato una mia vacanza che mi portò a Daruta, la città delle ceramiche, dove acquistai alcuni pezzi che conservo ancora: ricordo con affetto quella vacanza, ormai lontano passato. E' andato tutto come doveva andare e, una volta arrivato a Città di Castello, sono riuscito a lavorare solo al mattino, ritrovandomi in albergo verso le tre del pomeriggio. Mi sono concesso un riposino fino alle cinque ed ho fatto un sogno molto limpido, a colori: stavo entrando nella stanza dell'albergo dove mi trovavo ma, anziché aprire su questa, entravo in un'altra in cui c'erano due letti singoli il primo alla sinistra della porta e l'altro alla destra. Nel letto sulla sinistra c'era una coperta abruzzese verdina sotto la quale trovava posto una persona che sembrava dormire. Cercai di non fare rumore ma chi c'era sotto si svegliò e scoprii essere una donna: aveva i capelli corti ed era sorpresa di trovarmi in camera poiché pensava che la sua coinquilina fosse una donna. L'abergo era economico ed accettava molteplici clienti nella stessa stanza. Io avevo anche iniziato a spogliarmi per nulla intimorito e, per calmarla, dissi che non doveva preoccuparsi di me perché ero omosessuale. La donna, che era molto carina e dall'accento toscano, i capelli corti e neri, si mise seduta e iniziò a farmi alcune domande per vedere se fosse vera quella mia affermazione. Disse anche che non ci sarebbero stati problemi se lo avessero saputo sul lavoro e io dovetti dire che non ce ne sarebbero stati. Sabato prossimo saremo alla festa di Cristina, a Latina, e nel nostro tavolo prenderanno posto due agenti che, seppure non abbiano nulla in comune con me, sono nel mio ambiente di lavoro. Personalmente non mi piacciono. Inoltre, pensando a questa mattina, mi sono ricordato che è caduto dal letto il coccorillo di pezza, addetto alla salvaguardia dei sogni e, difatti, Almar ha avuto il suo incubo. Forse il coccodrillo non ha gradito quando l'ho fatto cadere questa notte. Questo albergo è carino e mi ispira molto; anche la cittadina è simpatica: andando in giro ho trovato alcuni libri che cercavo per la mia collezione. Ho comperato i Sonetti del Belli nella Collana Meridiani e la raccolta di poesie Secondo natura di Sebald. Inoltre un'agenda 2010 Moleskine nera e un libro sulla dieta dopo il cancro per regalo a Cristina. Tanto per concludere: ieri, tornando da Palermo, in aeroporto ho trovato un Moleskine raccoglitore di documenti piccolo e un altro come sketchbook. Entrambi rossi.

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