martedì 11 agosto 2009

Vive la France!

Ho fatto un sogno lucido molto bello l'altra notte. Ero in compagnia di Almar e non riuscivo a dormire bene per via del caldo. Invece all'improvviso, in un orario indefinito, ho sognato di trovarmi fuori al balcone, in un remoto futuro in cui la Francia prendeva posesso di queta parte di europa. Mi sembrava di stare nel futuro, infatti, e, per festeggiare l'eventi, nel cielo omparivano delle scritte inneggianti alla nazione d'oltralpe tipo Vive la France!, Allons enfants, Nous et vous. La particolarità del sogno è che le scritte erano come dipinte nel cielo di un azzurro turchino, con molteplici sfumature dall'azzurro al verdino e le scritte stesse sembravano essere eseguite come la china che si nagna nell'acqua, di colore nero. Mentre mi meravigliavo della cosa ed ero d'accordo che una nazione così grande e potente ci avesse annessi perché era evidente la sua superiortà tecnologica, una troupe televisiva mi si avvicina e vuole intervistarmi ed io dico in francese Bonjour! al che l'intervistatrice mi fa delle domande in francese ed io dico che non lo conosco bene e parlo italiano. ella sospende così l'intervista e mi porta nelle cucine di quell'enorme casa in cui ero. L'intervista parte da lì con una interprete che assomiglia ad una mia compagna di liceo, piccola e minuta. L'intervistatrice fa delle domande tradotte in italiano dalla compagna del liceo ma io non rispondo e, infastidito, me ne vado, con mille odori di cucina. Mi sveglio ed è l'alba, fa fresco, c'è luce. Almar dorme ancora. Qualche giorno prima ho chiesto se conoscesse il francese e ha risposto di sì.

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