sabato 15 agosto 2009

Al mare dietro le dune

Stanotte due sogni, uno l'ho dimenticato, latro, avvenuto stamattina verso le nove, mi vede dirigermi verso il mare con una 126 FIAT (che avevo una volta) e, mentre sto guidando, ho un'enorme tastiera di computer sul volante e sto scrivendo un messaggio. Il computer si trova nel bagagliaio. Mentre sto dirigendomi verso la strada che porta al mare, mi fermo per fare attraversare una serie di pedoni che però sono molto lenti. Avviene una specie di diverbio con una macchina dietro di me e quei pedoni ed approfitto di una loro esitazione per tagliare la fila ed immettermi nella stradina. Intanto penso che porterò con me il computer nello zaino lasciando la tastiera in macchina che sarebbe inutilizzabile per eventuali ladri. Mentre sto dirigendomi verso la stradina leggermente in salita, l'auto che mi segue tenta di sorpassarmi: a bordo c'è un signore con i baffi grigi ed io accelero ma la mia macchina si trasforma in una bicicletta che avevo quand'ero piccolo e devo accompagnarla a piedi perché intanto la salita è diventata ripida. Vedo bene le ruote e la terra e so che ditro la duna che osservo alla mia sinistra c'è una spiaggia di un sogno che feci tantissimi anni fa e in cui mi ero fatto pure il bagno con l'acqua meravigliosamente limpida. Penso dentro di me che è bello vivere nei miei sogni perché c'è sempre qualcosa da fare e si vive bene. Sento le onde del mare ma poi mi sveglio. Ieri, tornando con la mia macchina ho fatto passare alcuni pedoni molto lenti e avevo un camioncino che mi incosciava la strada. Inoltre per scrivere i messaggi con l'iPhone lo metto in orizzontale, come una tastiera ma, ovviamente, più piccola.

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