martedì 17 marzo 2009

Tubi e salsa di fragole

Stanotte mi sono svegliato alle cinque ma con un motivo (oltre l'ansia): ho mangiato troppo ieri sera a cena e nei giorni scorsi. Sono stato al ristorante Da Felice a Testaccio con i colleghi per una delle rare cene di lavoro qui in città: pasta alla gricia, abbacchio, patate al forno , dolce al mascarpone. Un botto di calorie che, misto a come mi sento interiormente, anziché darmi fiducia mi fa sentire male. Prima di svegliarmi stavo sognando abbastanza bene ed ho dormito tutto di filata cinque ore. L'ultima scena che ricordo era che stavo nella mia Città ed avevano appena costruito alcuni canali di trasporto per persone in tubi trasparenti, un po' come in Futurama ed io dovevo passarci dentro per andare in un posto. Avevo però paura di morire soffocato e inoltre mi sentivo claustrofobico. L'altro giorno sono stato a fare la risonanza alla cervicale e ho avvertito la stessa impressione. Mi sono però svegliato con un senso di estremo calore in tutto il corpo, un braccio sinistro formicolante e non riuscivo a respirare. Avevo giramenti di testa e uno strano senso di spavento. Mi sono alzato e preparato una blanda camomilla. Sarò rimasto altri dieci minuti sveglio, poi ho cercato di riaddormentarmi ma ci sono riuscito solo verso le sei e un quarto dove ho sognato una seconda volta. Ero a casa di mia madre e c'era molta gente, ricordo solo mio fratello e mia nipote, mia cognata e alcuni zii. Con mia madre cercavo di risolvere alcuni problemi. Poi mi reco in salone e, con mia nipote, al suono di una musica ritmata, cerco di convincerla a ballare e facciamo coppia. Ella si trasforma, diventa più grande ed assomiglia ad una mia cugina. Ballando mi stringe su una gamba e poi ridendo mi fa "Sono venuta!"; io riconosco in lei una ragazza leggermente down che conoscevo da piccolo. Mia madre dice che non è possibile, invece lei dice di sì. Guardo per terra e ci sono strisce rosse che colano dalle sue gambe e che hanno imbrattato tutto il pavimento ma sono tracce di marmellata alle fragole molto densa. Così la portano in bagno a lavarsi e ad un certo punto sento piangere. Mi reco in bagno ed ella piange perché le si è sporcata la gonna di rosso, una macchiolina piccola ma io vado in corridoio e dico che ho uno smacchiatore per le macchie di fragola (non è vero) così si calma. Prendo un bicchierino di plastica trasparente e ci metto della varecchina e dell'acqua. Mio zio Costanzo si avvicina e apre il rubinetto ma l'acqua esce violentemente. Io lo regolo e riempio questo bicchierino che mi accorgo si sta rompendo. Mia madre lo prende e inizia a bere. A questo punto mi sveglio. Elementi coscienti: la torta che ho mangiato ieri aveva delle fragoline di bosco nella crema; inoltre ultimamente goccia il mio rubinetto in cucina.

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