giovedì 12 marzo 2009

Ricordando Elena

Stanotte Elena Scoti se ne è andata. L'ho saputo stamane da Antonio mentre ero in auto verso Oristano, in uno dei miei inutili stramaledetti viaggi di lavoro. Vorrei ricordarla qui, su queste pagine che tanto parlano dei miei sogni, esattamente come uno dei miei sogni più belli. Il suo volto, la sua potenza d'animo e soprattutto la sua tenacia e poi la sua poesia, la sua figura, la sua signorilità. Stranamente, dopo la notizia, mi sono in parte calmato da un messaggio di Antonio. Diceva che Elena era conscia di ciò che aveva e il suo viso era sereno. Tra poco torno: ho il volo tra un'ora; mi dirigerò a casa sua, dove tante volte in tre ci fermavamo a discutere di letteratura, di politica, di poesie. Lei, poeta grande, abitante nella casa di via del Corallo dove sul portone c'è una targa dedicata ad Amelia Rosselli, rimarrà nella mia memoria più di tutti i sogni che potrei scrivere in futuro. Ti voglio bene, amica mia.

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