domenica 11 gennaio 2009

A voce alta

Ultimamente faccio moltissimi sogni ma non li ricordo bene: ho mal di testa e male alla cervicale e dormo anche non molto bene. Stanotte però ho fatto quattro sogni e ricordo che nel primo, lunghissimo, ero nella mia Città a casa di uno zio che probabilmente avrò visto da piccolo a casa di qualcuno. La sua figura non mi è nota e neppure il suo nome anche se alla fine si è mutato nella forma di mio nonno paterno. Stavo parlando con loro e mi sono arrabbiato per un motivo futile così ho iniziato ad urlare con lui (con grave disappunto della moglie, rimasta sempre in silenzio). Egli non regì ma mi fece parlare e io, più vedevo il suo silenzio, più alzavo la voce, dicendo che ero fiero di essere quel che ero e che non avevo paura di nessuno. Mi sono svegliato ma, per la stanchezza e il fortissimo mal di testa, mi sono riaddormentato. Mi sono ritrovato così che ero uscita da quella casa e in un quartiere fatto in salita, con accanto qualcuno, un amico. Al mio amico dicevo che il bancomat dal quale avrei dovuto prelevare dei soldi forse si trovava verso la discesa ma, più scendavamo, più c'era la campagna. Se invece andavamo in salita probabilmente c'era qualche negozio. Il quartiere era molto triste, solo palazzine e niente negozi. Faticavo nel camminare. Mi sono svegliato con la convinzione di essere in Sudamerica. Nota cosciente: la suocera di mio fratello era appena partita per l'Argentina.

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