giovedì 6 novembre 2008

Metropolitana

Di ritorno dalla mia città immaginaria entro nella metro ma mi devo dividere dal mio accompagnatore che si avvicina e mi dà un bacio. Io gli tocco il pacco e gli dico che non deve proccuparsi poi scendo sotto mentre lui va dall'altra direzione. Non so chi sia: ha i jeans chiari ed è magro. Sotto la metro c'è gente, nessun rumore, non riconosco nessuno. La metro non arriva e mi guardo in giro; mi ritrovo fuori istantanamente e mi sveglio. Ho il fischio all'orecchio e rumori lontani del camion della nettezza urbana, sono le 6 di mattina. Mi alzo nervoso perché non ricordo il sogno antecedente (mi sembra che stessi camminando nel fango ma non sono sicuro).

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