venerdì 1 luglio 2011

Poltiglia

La mia amica Betta mi dice che ho passato un periodo di forte depressione latente: il fatto che io immediatamente mi addormenti quando pongo la testa sul cuscino è un chiaro indice: se lo dice lei che è psicologa allora potrebbe essere. Inoltre sogno poco anche se sono consapevole di aver sognato ma al mattino non riesco a dare un filo logico, neppure nell'illogicità dei miei sogni. Di stanotte ad esempio ricordo di trovarmi con un uomo all'interno di una specie di casa-laboratorio in cui c'era una grande vasca bianca quadrata e, attaccato ad un capo della vasca, una grande macchina con delle cesoie giganti alla fine. era come la macchina che fa i pomodori ma con due enormi lame rivolte all'interno della vasca. Quest'uomo dice che le persone vanno poste all'entrata di questa macchina e ne escono quasi liquide. Il tutto perché le persone che vogliono entrarci in realtà devono attraversare lo scarico della vasca così si trovano dall'altra parte della stanza di sotto, collegata direttamente ad esso. Una signora infatti era appena entrata e senza produrre alcun suono la macchina si aziona, la fa a pezzi e esce tutto il corpo, sangue, organi e ossa, come una specie di succo e poltiglia, che va poi verso lo scarico e finisce per entrarci dentro. Io chiedo se sia doloroso ma l'uomo risponde che non è per me e quindi posso solo guardare. A d un certo punto mi sembra di vedere pure mia madre che si mette in fila ma non era lei: era una donna che le assomigliava, vestita di bianco di cui anche la veste bianca finisce nella macchina ma non ne esce con la poltiglia. L'uomo dice che solo la carne entra nello scarico, il resto viene distrutto. Insomma un sogno che dovrebbe fare schifo ma a me non produce stranamente, durante il sonno, alcun senso fastidioso. Stamane mi sono svegliato alle sette e mezzo con un mal di testa sottile. ripenso al sogno e lì mi fa un po' senso ma poi mi riprendo perché penso ad una persona importante e bella.

giovedì 9 giugno 2011

A Londra sul fiume

Un sogno stamattina alle sei circa: mi trovo appena arrivato a Londra e sto percorrendo una lunga via in compagnia di un amico che mi dovrebbe ospitare. Mi parla dei molti problemi che stanno attraversando i giovani inglesi, il lavoro, le relazioni personali e proprio mentre accanto a me molti inglesi passano, uomini di colore, cingalesi, indiani, insomma molta gente. Gli dico che dovremmo prendere un mezzo e mi ricordo che c'era un bus proprio sotto un ponte. Scendiamo sotto al ponte e il fiume (che non è il Tamigi ma un fiume con molti sassi giallo ocra, come un fiume di campagna) ha moltissima acqua e pertanto ci bagniamo le scarpe. La gente attende ed io dico che bisogna andare dietro alla fila perché in Inghilterra sono ordinati ma mentre dico questo, l'amico va in mezzo al fiume che non è profondo ed io gli dico di fare attenzione perché sta arrivando il bus: Il bus arriva e lui fa in tempo a spostarsi: c'è molta acqua, siamo bagnati fino ai calzoni e montiamo sul bus. Quello parte ed io mi sveglio. Guardo l'ora e vedo che posso dormire ancora per un'ora prima di alzarmi. Tutto qui. Questo deriva dal fatto che avevo progettato di andare a Londra e poi ad Edimburgo in vacanza tra dieci giorni e avrei dovuto essere ospite del mio amico Mario ma, guarda caso, proprio oggi mi ha detto che non si trova a Londra, dopo però avermi quasi confermato che c'era. Secondo me si è trovato qualcuno. Mi sa che me ne vado davvero in campagna in un b&b.

mercoledì 8 giugno 2011

Vecchie facce e code in farmacia

Nel tentativo di razionalizzare i miei sogni spesso dimentico lo stato in cui mi trovo. Dormo molto profondamente da un sacco di tempo, segno di grande depressione perché non riesco a ricordarli. Ormai, non essendo più insieme ad Almar da tempo, mi sono abituato ma sono piombato con tutti i problemi di lavoro, famiglia, personali che avevo in una certa misura allontanato oppure li avevo assorbiti. Stanotte invece, dormendo a Foligno per lavoro, ricordo alcuni brani di un sogno. Ero assieme a MLN, mio lontano amore e mi chiedeva di accarezzare il petto. Non lo feci. Era più grande di come ricordassi ma aveva lo stesso sguardo amabile di sempre, lo stesso sorriso. Accarezzò il mio petto e, nell'istante in cui lo fece, mi sono svegliato. Tutto qui, non sono più riuscito a prendere sonno. Sempre sullo stesso letto ieri pomeriggio avevo sognato di entrare in una farmacia e di passare davanti a tutti quanti che stavano seduto su una panchina e chiesi dei fazzolettini: avevo un raffreddore da fieno. Mi sono soffiato il naso e mi sono accorto di essere passato avanti a tutti per cui chiesi continuamente scusa. Un vecchietto dal sorriso diabolico mi disse che non avrei dovuto preoccuparmi della cosa. Così sono uscito fuori e ho visto tanta gente che attendeva per strada che io volassi via. Ho creato una mia immagine che lo faceva e tutti a guardare estasiati. Io però rimasi al mio posto, un po' in disparte. Il fatto della coda forse è perché avevo visto una puntata di Desperate Housewives in cui una delle protagoniste passa davanti a tutti perché è dializzata ma lo fa solo per evitare la fila al supermercato. Su MLN, che dire? Continuo spesso a pensarci. Spero solo di ricominciare a sognare come prima.

lunedì 9 maggio 2011

Ascensori, Scientology, Amsterdam e Parigi

Con mia madre che sta male ero andato a letto nervoso e stanco, dopo una giornata passata anche con le nuove scarpe a forma di barca per stimolare le cosce. Ho dormito sodo ma alle sei e un quarto mi sono svegliato per il seguente sogno, con un mal di testa fortissimo e con una gran fatica. Dunque, mi trovavo a casa di Jim Cow il quale ha un ascensore che non funziona quando lo prendi perché pè di quelli che abbisogna della chiave. In genere quando andiamo a trovarlo Jim Cow ci chiama dal terzo piano e l'ascensore sale, dopo che siamo entrati dentro. Quindi, entrato nell'ascensore vedo che qualcun altro ha aperto il portone e lo faccio entrare dicendo che io sarei sceso al terzo piano. Quello mi parla abbassandosi e mettendosi seduto quasi, guardandomi i pantaloni. Non l'ho mai visto ma non penso sia amico di Jim Cow e quindi attendo di arrivare al piano. L'ascensore però, arrivato al terzo piano, si ferma un istante e poi prosegue in orizzontale. Io esclamo: "Accidenti! Questo è un ascensore orizzontale, meno male che fa una sola formata e scendo anch'io alla prossima e torno indietro." L'ascensore corre lungo il palazzo adiacente, vedo i tetti, alcuni altri palazzi: sembra la Germania degli anni Quaranta, è scuro in cielo. Arrivati alla stazione dell'ascensore scendiamo, il tizio se ne va ed io telefono con un cellulare di legno al mio amico Jim Cow. C'è una festa a casa sua e mi risponde uno dei Vongoli, la coppia dei miei amici di vecchia data. Dico di aprire la porta e chiamare l'ascensore che sto arrivando. Però vedo l'ascensore ripartire all'indietro senza di me, per cui corro e lo perdo! Così corro verso un altro corridoio dove c'è un secondo ascensore, stavolta di metallo in cui tutti sono seduti tranne un posto e mi ci siedo. Quello parte ma prende una strada diversa e va in chissà qualche altra parte della città, viaggiando sopraelevato. Ho il fiatone dopo tanto correre e, appunto, mi sveglio ansimante e col mal di testa. Fatico molto per riaddormentarmi, fuori c'è un po' di vento. Nel secondo sogno io e Almar passeggiamo dentro un centro commerciale e salendo le scale vediamo adagiati dei libri a fumetti. Ne sfoglio uno e i disegni parlano di una coppia omosessuale che fa sesso orale: i disegni sono in bianco e nero e fatti bene. Lo chiudo e mi stupisco che possano essere venduti in un centro commerciale. Una gentile signorina si avvicina e mi dice "Questa è la Chiesa di Scientology e, nella vita, può esistere anche che una coppia omosessuale faccia sesso." Salgo le scale con Almar e vedo che effettivamente è la nuova Chiesa di Scientology di Boccea, a Roma, che vende però anche altro materiale, forse perché è cambiata nel tempo. Vende pupazzi di Guerre Stellari e Star Trek, libri di fantascienza e di arte grafica a colori (tutto è a colori). Mi soffermo in particolare su un libro in cui, sfogliandolo, le figure si animano. Vorrei comprarlo per averlo ma mi accorgo di essere nudo e di non avere soldi. Per cui faccio per chiedere ad Almar dei soldi ma non c'è più. Penso che forse stia facendo l'OCA Testa di Scientology, cioè il test della personalità, poiché magari ne ha bisogno. Vedo anche un libro che è una specie di computer e con tanti circuiti e schemi. Mi metto seduto presso una scrivania e questi schemi ad albero mi passano davanti, tutti a colori. Qualcuno dice che sto per entrare nella mia rete di computer, qualcun altro è incapace di farlo. Io entro nella mia rete di casa e poi l'abbandono per far sì che qualcun altro possa lavorarci su. Mi alzo e cerco Almar ma non vedo più nessuno. So che devo scendere perché dabbasso ci sono gli uffici e le aule ma due corridoi hanno un vaso di fiori con delle peonie e capisco che è vietato il passaggio. Per cui scendo le scale più in fondo ma sento sempre di essere nudo e mi dirigo verso i bagni sperando ci siano gli spogliatoi di coloro che ci lavorano per mettermi qualcosa. Una ragazza che lavora lì mi dice che stanno tutti a lezione. Io mi giro. Tutta la grande sala dove ero, i corridoi e le stanze sono vuote, non c'è nessuno ed è buio. Ho dei brividi e mi sveglio per un breve periodo. Il sogno seguente mi vede arrivare ad Amsterdam dal mio amico Marco al quale chiedo se gli va che andiamo ad Ikea. Lui ne è entusiasta e va per prepararsi. La sua casa è diversa, è più verdina e bianca, molti oggetti strani e so che ospita la mamma. Io gli dico che se vuole posso andare a dormire da un'altra parte ma la mamma viene e invece insiste per far sì che rimanga, tuttavia prende da parte Marco e gli dice che non è il caso di andare ad Ikea e fare altro. Non so cosa perché mi sveglio, sempre col mal di testa. Nell'ultimo, brevissimo sogno, so che mi sono spostato a Parigi da Amsterdam e so che dal luogo in cui ero con gli ascensori, sono passato in una città dove, appunto, c'era la Chiesa di Scientology per poi giungere ad Amsterdam e infine a Parigi. Sto uscendo dalla stazione della metropolitana di Marnes-La-Coquette, un paesino attorno alla metropoli e vedo le mie due colleghe Silvia e Marie-Rose. Mentre sto uscendo loro stanno invece ferme e faccio loro: "chi aspettate?" e rispondono "Il Papa!". In quell'esatto istante suona la sveglia delle otto in punto. L'analisi di questo sogno è complessa; alcuni elementi razionali derivano da questi giorni (il weekend con Jim Cow, mia madre che sta male). So che dovrò andare a Parigi la settimana prossima e che il mio amico Marco non viene più a Roma a giugno e che forse io andrò da lui. Almar che mi ha lasciato. Il cartellone della pubblicità della nuova Chiesa di Scientology di Boccea visto sabato (o forse è frutto della mia immaginazione?).

domenica 8 maggio 2011

Campagna

Tornato da Arpino, dove mi ero recato con il mio amico Jim Cow e dove ho passato due giorni in campagna. A dire la verità non mi sono distratto un granché: infatti ho continuato a pensare ad Almar e a parlarne con il mio amico. Mia madre poi ha la febbre alta a Roma e la cosa mi inquieta, come sempre avviene sulle questioni che la riguardano in termini di salute.ho dormito male: ho avuto freddo nonostante la coperta abruzzese doppia e una copertina di cotone, nonostante il pigiama e nonostante la melissa che avevo preso poco prima di andare a letto. Mi sono alzato tre volte per fare pipi, mi sono svegliato innumerevoli volte con sogni stranissimi. Alla fine, stamattina, sono riuscito a dormire un paio d'ore per poi alzarmi alle nove e mezzo. La campagna era bella e solare, molte api, fiori, piante, ulivi. Alla fine siamo andati a mezzogiorno a vedere il Certamen Ciceronianum e a mangiare cucina tipica ciociara. Non h ricordi dei sogni ma so che erano meravigliosi e ricchissimi Di immagini. Stasera provo a mettere vicino un cristallo di rocca.

sabato 7 maggio 2011

A cena con Obama

Probabilmente dovuto al recente attacco contro Al Qaeda, stanotte ho sognato di avere invitato Obama a casa mia a mangiare una specialità casereccia. Ho atteso che l'auto arrivasse fuori casa e che i suoi uomini della scorta lo facessero entrare in tutta sicurezza. Una volta dentro m ha pregato di non pubblicizzare la cosa e difatti sia prestati tutto il tempo in casa: io impastavo la pasta e lui, con la parannanza davanti, metteva l'acqua sul fuoco ed apparecchiava. Una volta mangiato mi parla delle sue responsabilità cosi pesanti ne confronti del mondo; io gli rispondo che grandi responsabilità sono destinate comunque a un grande sforzo. Una volta terminato chiama i suoi uomini e fa per andarsene ma mi abbraccia forte ringraziandomi. Io son felice come non mai. Lo vedo entrare in macchina e partire. Un sogno breve ma denso di significato per me.

martedì 3 maggio 2011

L'insalata, Totti e i gerani

Il periodo che sto attraversando è triste: la situazione con Almar è ormai arrivata al distacco. Non abiteremo più insieme, almeno per un periodo chissà quanto lungo. Quindi mi ritrovo da solo, di nuovo ma non ne sono disperato poiché ho acquisito una forza nuova, mi sento diverso e più forte, più saggio quasi. Ad ogni modo ne sono comuqnue dispiaciuto, poiché le mie emozioni vanno per loro conto. Non mi va di trattenerle e le limito solo quando diventano realmente irrazionali. Ieri abbiamo parlato a lungo, prima di andare a lavoro. Verso le nove e mezzo sono poi andato da solo al cinema a vedere il film Thor. Una volta terminato pioveva e ho preso molta acqua. Tornato a casa ho dormito profondamente, nel letto vuoto. Stamattina mi sono alzato tardi ma ho fatto moltissimi sogni dei quali ricordo solo me assieme a Totti, il quale preparava un'insalata verde che sarebbe servita per socnfiggere alcuni alieni. Tutto qui, un breve ricordo. Tutto ciò ha a che fare forse con il trailer di un nuovo film di alieni grigi comico, Paul, in uscita sugli schermi e con il trailer che ho visto ieri sera prima di addormentarmi di Lanterna verde. Inoltre Totti l'ho visto in una fotografia su Facebook. Oggi mi sento decisamente meglio, dopo il chiarimento di ieri, il lungo sonno e i molti sogni (quando sogno tanto mi sento bene, anche se non li ricordo). A proposito, ho notato che i gerani del mio balcone anziché crescere verso l'esterno, come è normale, hanno virato tutti verso l'interno e sono foltissimi al punto da aver bisogno di puntelli. Questo è da quando ho messo tutti i cristalli dietro la parete del salotto che confina con il balcone? Questo misteri mi rendono vivo.