mercoledì 8 giugno 2011

Vecchie facce e code in farmacia

Nel tentativo di razionalizzare i miei sogni spesso dimentico lo stato in cui mi trovo. Dormo molto profondamente da un sacco di tempo, segno di grande depressione perché non riesco a ricordarli. Ormai, non essendo più insieme ad Almar da tempo, mi sono abituato ma sono piombato con tutti i problemi di lavoro, famiglia, personali che avevo in una certa misura allontanato oppure li avevo assorbiti. Stanotte invece, dormendo a Foligno per lavoro, ricordo alcuni brani di un sogno. Ero assieme a MLN, mio lontano amore e mi chiedeva di accarezzare il petto. Non lo feci. Era più grande di come ricordassi ma aveva lo stesso sguardo amabile di sempre, lo stesso sorriso. Accarezzò il mio petto e, nell'istante in cui lo fece, mi sono svegliato. Tutto qui, non sono più riuscito a prendere sonno. Sempre sullo stesso letto ieri pomeriggio avevo sognato di entrare in una farmacia e di passare davanti a tutti quanti che stavano seduto su una panchina e chiesi dei fazzolettini: avevo un raffreddore da fieno. Mi sono soffiato il naso e mi sono accorto di essere passato avanti a tutti per cui chiesi continuamente scusa. Un vecchietto dal sorriso diabolico mi disse che non avrei dovuto preoccuparmi della cosa. Così sono uscito fuori e ho visto tanta gente che attendeva per strada che io volassi via. Ho creato una mia immagine che lo faceva e tutti a guardare estasiati. Io però rimasi al mio posto, un po' in disparte. Il fatto della coda forse è perché avevo visto una puntata di Desperate Housewives in cui una delle protagoniste passa davanti a tutti perché è dializzata ma lo fa solo per evitare la fila al supermercato. Su MLN, che dire? Continuo spesso a pensarci. Spero solo di ricominciare a sognare come prima.

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