lunedì 6 luglio 2009

Ruote

Stanotte ho dormito profondamente accanto a DLR esattamente sei ore da mezzanotte alle sei. Mi sono svegliato uan sola votla brevemente, spezzando due tronconi di sogni. ricordo solo il tema del secondo troncone: ruote dentate e marchingegni vari ed io che ci passavo attraverso. Ad un certo punto oltrepasso l'ultimo ingranaggio e mi trovo in una radura piena di erba verdissima, con un profumo inebriante. Da un lato un gruppo di nani e dall'altro due lavatrici bianche che cozzavano con il colore verde del posto. Mi sveglio alle sei perché DLR deve andare a lavoro. Sono poi tornato a letto per una mezz'ora ed ho sognato qualcosa ma non ricordo. Ieri sera ho fatto per regalo un olio al profumo di corteccia, forse questo ha contribuito al sogno perché, mentre eseguivo un massaggio a DLR, per un istante ho percepito il profumo delle foglie di un albero. Doveva essere come lo stesso profumo che in genere mi metto ma l'olio non ha quella fragranza così potente. Ieri pomeriggio poi mi ha preso un mal di stomaco violento, a tratti, con accenni di mal di pancia. senza dubbio il caldo e anche lo stress che credo stia passando. I fiori di Bach stanno funzionando e i tremori stanno scomparendo. Mi rilassa stare insieme a DLR: i miei doloretti sono passati il tempo in cui siamo stati insieme.

domenica 5 luglio 2009

Guerre stellari e i Flintstones

Stanotte ho dormito tutto d'un fiato fino alle sette e quarantacinque. Me lo ricordo perché ho guardato la sveglia; sono riuscito ad addormentarmi di nuovo verso le otto e mezzo fino alle dieci meno un quarto. ricordo quindi due sogni: nel primo mi trovavo in un grande palazzo signorile con alcuni amici e amiche e sapevo di essere un elemento della resistenza della Seconda Guerra Mondiale. Il palazzo era una specie di Reggia di Caserta con un lungo corridoio e moltissime porte e stanze laterali. Ad un certo punto arrivano delle guardie in testa ad un corteo e io dico a tutti che sta arrivando l'Imperatore di Guerre Stellari. Così entriamo in una stanza laterale con le porte a vetri e vediamo passare il corteo fatto di alieni e sodati della corte imperiale. Il tutto a colori (ricordo anche le venature del marmo per terra e sulle colonne). Un soldato vestito di nero quasi come un nazista mi guarda e io dico agli altri che ora ci processeranno e ci uccideranno. Entra nella stanza e ci dice di chinare la testa per non vedere l'Imperatore, come nei tempi egizi. L'Imperatore passa e fa un cenno al soldato che ci porta dentro una caserma arredata stile anni Quaranta. Poi ci interrogano e ci rilasciano subito. Io dico a tutti che l'abbiamo scampata, a quel punto una musica soave attacca e dentro di me penso che il sogno sia finito. Infatti mi sveglio. Il secondo sogno invece l'ho fatto mentre mi ero riaddormentato: mi trovavo nell'ennesimo negozio di giocattoli nella mia Citta Immaginaria e scorgo su uno scaffale una scatola della Playmobil che contiene il set del villaggio dei Flintstones. Me la tengo come se fosse oro e la porto con me per pagarla. Mi accorgo (ovviamente) di non avere denaro. Mi sveglio con l'ansia e un senso di nausea. Ieri pomeriggio nel mio brevissimo accenno a vial Marconi volevo antrare nel negozio di giocattoli ma non l'ho fatto. E' il negozio dove in genere hanno molti Playmobile e inoltre da un po' di tenpo mettono esposto un enorme pupazzo della stassa azienda di fuori. L'ho sempre desiderato: è il Faraone. Ieri sera sono andato a letto verso mezzanotte, dopo la cena con Marco: lui si è diretto con un altro amico all?Eur mentre io me ne sono ritornato a casa. Da un po' di tempo ho mal di pancia e dolore allo stomaco, sicuramente di origine nervosa. I fiori di Bach mi hanno fatto calare la sensazione di giramenti di testa. Oggi a pranzo ho invitato Marco, Ciro, mia sorella e un amico di Marco. Siamo stati bene, forse avrò mangiato troppo.

sabato 4 luglio 2009

No dreams

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venerdì 3 luglio 2009

Stress e pila

Ieri ero teso sin da quando sono arrivato all'aeroporto di Catania alle 15,30. L'aereo era alle 18,20 e, con molta probabilità, sarei stato a casa per le otto. L'appuntamento con DLR era alle nove per una cena (finalmente) a casa mia. Ovviamente tra aereo in ritardo e traffico a Roma dovuto alla pioggia del temporale di ieri sono arrivato alle nove e DLR alle nove e un quarto. Il tempo di farmi uan doccia e di considerare che il mio stress aveva raggiunto livelli intollerabili per via dei giramenti di testa e della visione alterata. Spero di non avere altre malattie però il fatto che sia un'affezione nervosa è comprovata da una cosa: mentre sono stato con DLR stavo bene. Eccetto alcuni momenti di stanchezza reale post-cena il resto è stato una meraviglia. E' veramente una persona eccezionale e bella, sia dentro che fuori, e siamo rimasti insieme stanotte come non accadeva da tanto tempo con qualcuno. Ho dormito disturbato non dalla sua presenza ma dai miei soliti fattori, non ultimo un leggero freddino alle 4 di mattina. Tra le decine di sogni che ho fatto ne ricordo solo uno verso la fine e che ha attinenza con DLR: ero in una caserma e avevo fatto lavare tutti i vestiti che avevo in valigia, creando una pila di cose sporche che si sommavano con quelle della camerata (tra cui i vestiti di DLR) creando una pila immensa. Molti colori, tanti marinai. Consideravo che una volta puliti però quei vestiti sarebbero stati a disposizione di chiunque e di qualsiasi soldato, così chiesi da lontano a DLR se me li poteva mettere da parte. Lui disse che l'avrebbe fatto ma doveva andare al lavoro. Mi sono svegliato con la sveglia che avevo messo alle sei. DLR si è fatto una doccia ed è andato. Ieri non ho fatto in tempo a fare una lavatrice degli abiti sporchi del mio viaggio. Inoltre mi chiedevo come fosse il posto dove abitasse DLR in caserma.

mercoledì 1 luglio 2009

Addendum: Diluvia

Quando Wanda sentiva da Gina che si riferiva a Diluvia, rideva talmente forte da sentirsi male. Non ho mai capito perché ridesse a sentire quel nome. Fatto sta che ogni volta che incontravamo Diluvia pioveva, forse da qui il nome mi chiedevo. E non era un soprannome ma un vero e proprio nome di battesimo, forse questo faceva sganasciare Wanda. Con Diluvia andavamo in giro di notte per cercare gatti da rivendere a negozi di animali. Una volta cattuammo un gattino che mi faceva molta pena e quella stronza della Gina mi disse che tanto valeva lasciarlo morto per terra. Io come al solito diedi un'occhiata di fuoco e me lo presi con me. Lo chiamai Putipu perché anziché miagolare gracchiava, un po' come lo strumento analogo. Wanda e Gina non lo sopportavano e lo trattavano sempre male a casa e così lo nascondevo in un angolo, sotto un mobile. Quando non ci vedevamo lo mettevo fuori. Era di compagnia e dissi che sarebbe stato sempre il mio gatto. Una sera Diluvia mi chiese del gatto e la cosa mi sembrò strana. Aggiunse che una persona lo cercava, valeva molto e mi strinse forte il braccio per impormi di ridarglielo indietro ma quella volta Wanda accorse e diede un calcio al culo così forte che mi sa se lo ricorda ancora. Non l'abbiamo più incontrata dopo quell'episodio e smettemmo di cercare gatti.

iPod bianco e serranda

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