venerdì 3 luglio 2009

Stress e pila

Ieri ero teso sin da quando sono arrivato all'aeroporto di Catania alle 15,30. L'aereo era alle 18,20 e, con molta probabilità, sarei stato a casa per le otto. L'appuntamento con DLR era alle nove per una cena (finalmente) a casa mia. Ovviamente tra aereo in ritardo e traffico a Roma dovuto alla pioggia del temporale di ieri sono arrivato alle nove e DLR alle nove e un quarto. Il tempo di farmi uan doccia e di considerare che il mio stress aveva raggiunto livelli intollerabili per via dei giramenti di testa e della visione alterata. Spero di non avere altre malattie però il fatto che sia un'affezione nervosa è comprovata da una cosa: mentre sono stato con DLR stavo bene. Eccetto alcuni momenti di stanchezza reale post-cena il resto è stato una meraviglia. E' veramente una persona eccezionale e bella, sia dentro che fuori, e siamo rimasti insieme stanotte come non accadeva da tanto tempo con qualcuno. Ho dormito disturbato non dalla sua presenza ma dai miei soliti fattori, non ultimo un leggero freddino alle 4 di mattina. Tra le decine di sogni che ho fatto ne ricordo solo uno verso la fine e che ha attinenza con DLR: ero in una caserma e avevo fatto lavare tutti i vestiti che avevo in valigia, creando una pila di cose sporche che si sommavano con quelle della camerata (tra cui i vestiti di DLR) creando una pila immensa. Molti colori, tanti marinai. Consideravo che una volta puliti però quei vestiti sarebbero stati a disposizione di chiunque e di qualsiasi soldato, così chiesi da lontano a DLR se me li poteva mettere da parte. Lui disse che l'avrebbe fatto ma doveva andare al lavoro. Mi sono svegliato con la sveglia che avevo messo alle sei. DLR si è fatto una doccia ed è andato. Ieri non ho fatto in tempo a fare una lavatrice degli abiti sporchi del mio viaggio. Inoltre mi chiedevo come fosse il posto dove abitasse DLR in caserma.

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