martedì 6 dicembre 2011

La camera di mamma e la busta

Questa notte ho avuto un po' di febbre: ieri mi era preso un dolore allo stomaco e un attacco di dolore intestinale. Dopo i fermenti lattici sono andato a letto e stamattina mi sono svegliato bene, anche se in ritardo verso le 9. Ricordo solo che mi trovavo nel sogno nella camera di mia madre, quando noi fratelli eravamo piccoli. C'erano molti ragni neri sulle pareti, tutti finti ma con le ragnatele vere. Io allora strillavo a mia madre perché facesse pulizia e mentre parlavo, ho visto un ragno vero camminare: aveva il corpo rotondo e fece un balzo verso di me, tentando di venirmi addosso. Io cercavo di evitarlo. Non ricordo altro tranne che prima di entrare in camera mi trovavo in una specie di officina con vicino un ragazzo nudo bellissimo e seduto e quindi non ne vedevo le nudità. Quello, ridendo, mi dà una busta trasparente piena di un liquido biancastro che riconosco essere sperma. Mi rendo conto che si tratta di qualcosa di pericoloso e me la metto in tasca uscendo dall'officina e dirigendomi verso un cassonetto per buttare quella busta. Vedo allora che molta gente mi guarda perché ha capito che uscivo da quell'officina dove doveva esserci un ritrovo di prostituti e mi sento osservato. Non ne trovo uno finché non arrivo vicino ad una fermata della metro (riconosco la città immaginaria) e vado per prendere la metro, rendendomi conto di essere seguito. Poi mi trovo, appunto, in camera di mamma. L'unico elemento razionale che riconosco è la scultura che ho fatto di cui ho parlato a Rob: in questa appubnto, ci sono due ragni finti neri esattamente come quelli del sogno.

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