martedì 13 luglio 2010

Cerchi in pentola

Ho dedicato ad Almar la terza parte della nuova raccolta di poesie Sigma, poco prima di spedirla ad un concorso letterario. In più, se mettiamo che ho ricevuto il contratto di pubblicazione del mio A volte mi sento un pezzo di canre, dovrebbe farmi sentire bene. Invece avverto una tensione profonda, molto evidente, al limite della impazienza. Mi sembra come se non ci fosse tempo per fare qualcosa. Ho ideato un nuovo libro inteso come un epistolario tra me e Antoine Auden. Mi esalta molto e conterrà anche alcuni elementi per la seconda parte del Cromosoma grigio, che dovrei decidermi a continuare. I miei sogni non vanno meglio: ne faccio abbastanza ma non riesco a ricordarli sia per il gran caldo che c'è in questi giorni sia per il fatto che mi sveglio ogni giorno sempre più presto e balzo giù dal letto con una grande velocità per farmi la doccia e togliermi il velo umido sul corpo accumulato durante la notte. Spero passi presto quest'ondata di calore. La scorsa notte ricordo soltanto questo brano: stavo facendo la crema pasticcera in un'enorme calderone, con una cucchiarella di legno. Qualcuno dice che devo effettuare dei cerchi molto più veloci e ampi. Lo faccio sulla superficie di un liquido che sembra acqua e il tutto man mano si trasforma in un liquido verdastro. Sono impnotizzato dai cerchi giallastri e rotanti, ce ne sono decine e decine. Mi sveglio, è notte. Elementi razionali possono essere: il telefilm Fringe, nel quale si dice di dover preparare, appunto, la crema pasticcera (alla quale non ho dato attenzione) e poi forse un riferimento ad un prossimo film della Walt Disney, L'apprendista stregone, di cui non c'è questo elemento ma c'era - mi sembra - nel film animato di Fantasia.

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