domenica 20 giugno 2010

Oingo Boingo e mio cugino

Non capisco come mai in questo periodo faccia sogni bellissimi ma non li ricordi. Quello di due giorni fa parlava di una camera molto grande che somigliava al museo Riso di Palermo (il secondo piano) in cui una ragazza mi introduceva a visitarla. diceva che c'era una cosa che la terrorizzava e che era talmente impaurita per quella cosa che se ci entravo io si sarebbe sentita meglio. Ci siamo avvicinati ad una parete ma io non vedevo nulla. La ragazza di m disse che avrei dovuto guardare in alto e difatti c'era un enorme scimmione giallo di resina che sovrastava tutto, fermato a mezz'aria da alcune staffe. Io credevo che fosse un'opera d'arte. Glielo dissi e lei rispose che il suo nome era Oingo Boingo e che era pericoloso. Improvvisamente dal tetto scende un grandissimo armadio (l'analogia col museo era impressionante a questo punto) ed io, guardando nella direzione dello scimmione, non lo vidi più al suo posto e pensai che fosse sceso: difatti era dietro quel grande armadio con un vestito elegante rosso e nero. Mi svegliai senza ansia. Ciò che ricordo del sogno di stanotte è un tavolo da architetti e mio cugino vicino col quale non parlo da svariati anni. Aveva una borsa come quelle del dottore e all'interno un sacco di cianfrusaglie. Mi fa un discorso riguardo a una firma che dovrei mettere su un foglio, dice che manca solo la mia perché è giunto il momento di riconciliarsi. Vedo alcune firme e riconosco quelle di alcuni zii e parenti. Gli rispondo che è strano che mi abbia messo da parte lui per tutti questi anni e poi improvvisamente si faccia avanti, che cosa vuol dire? Mi sta per rispondere e mi sveglio.

1 commento:

  1. La parola "Oingo Boingo" mi era passata davanti comunque il giorno prima dopo che stavo risistemando la playlist in iTunes.

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