venerdì 25 dicembre 2009

Piccioni

Unico sogno dopo l'abbuffata natalizia dalla suocera di mio fratello ed essermi svegliato per l'arsura del troppo sale nell'impepata di cozze. Sono andato a fare pipì poi tornato a dormire. Stamattina non volevo proprio svegliarmi. Verso le otto ho fatto il seguente sogno: ero nel mio letto e sentivo i piccioni tubare fuori al davanzale. Così scendo dalle scalette del letto e vado a spaventarli di modo che se ne volassero via. Alla finestra non c'era la serranda ma le persiane come nella casa precedente. I piccioni quindi di trovavano come bloccati tra le due persiane e avevano fatto una montagna di feci, guano e quant'altro. Vedo che fuori piove. Se ne volano via anche perché si avvicina un signore vestito come un avvocato. Mi accorgo che c'è il davanzale, come un balcone. Mi chiede se può entrare perché si sta bagnando ma io non voglio farlo entrare in camera e quindi gli faccio segno di andare nella stanza attigua, in cucina (ma in realtà c'è il bagno) per farlo entrare da lì. Mentre vado nella stanza attigua vedo che esce da una porta un signore alto e bello, con la barba curata e vestito di pelle nera. Mi dice "Non farlo entrare! Ci penso io, tu va' di là!" e me ne torno a letto. Mi sono svegliato alle nove con la sveglia e difficilmente mi sono alzato per andare a trovare la mamma di Antonio ricoverata in ospedale.

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