giovedì 12 novembre 2009

Pioggia, autobus e alieni

Due notti fa ho fatto questo sogno: ero in una cittadina e pioveva o, almeno, aveva piovuto e c'era moltissima acqua per le strade. Sembrava Napoli ma era la Città Immaginaria di cui sogno spesso. Camnminavo sapendo di essere in alto come posizione e la stradina si snodava attraverso alcuni vicoli. Sapevo che dovevo arrivare ad un incrocio e poi scendere. Mentre cammino c'era, in mezzo alla strada, un tavolo dove si era accomodata mia madre e altre amiche sue per prendere un tè. La tovaglia era apparecchiata però come se fosse un'osteria. Mi salutano e io faccio loro "Sta arrivando l'autobus, mamma, spostatevi." e loro si alzano, spostano il tavolo tutte insieme e l'autobus inizia a passare ma il vicolo è stretto e quindi loro entrano nel bar con tutto il tavolo e io decido di svoltare a destra verso la via in discesa. Ad un certo punto, mentre l'autobus passa, fa avanzare tutta l'acqua che era nelle pozzanghere del vicolo, come se l'acqua dovesse per forza essere trascinata via perché l'autobus era grande esattamente la stessa dimensione della stradina, provocando una immensa cascata di acqua che si riversa tutta nella via in discesa, portando via con sé anche l'acua rimasta su quella strada. A me sembra una cosa buffa e inizio a ridere a crepapelle per l'accaduto. Per terra l'asfalto è addirittura andato via con l'acqua e rimane la terra viva con delle buche ma di acqua nessuna traccia. Esce il sole, io scendo per la discesa e continuo a ridere. Mi sveglio ridendo ma, dopo un po', devo andare in bagno a fare pipì. Invece stanotte ho fatto tre sogni, di cui ricordo il primo e il terzo. In queste due notti ho dormito a Palermo. Il primo sogno mi vede guidare di notte con una macchina su una strada abbastanza trafficata: stavo tornando verso casa e la strada era leggermente in discesa: era bagnata per terra dell'umidità notturna. Mi accorgo che l'auto distante centro metri davanti a me, viene sollevata da terra e sbattura per terra da una serie di luci sopra di essa. All'inizio mi sembrano dei lampioni ma poi vedo che è un disco volante come quello in Incontri ravvicinati del Terzo Tipo, il film. Allora cerco di rallentare ma la strada è in discesa e la mia auto non si ferma. Penso che il disco volante ha lasciato deliberatamente andare la macchina prima di me perché mi sta cercando e difatti mi passa sopra e prende la mia sollevandola da terra. Mi sento sollevare e cerco di scappare: l'automobile si è trasformata in una casa ma si muove tutta, un po' come nel libro Il numero della Bestia e mi sveglio. Mi prende una paura folle e penso che in camera mia ci sia un alieno grigio ai piedi del letto. Stringo forte gli occhi e mi batte il cuore. Poi mi calmo e accendo la luce ma non c'è nessuno. Faccio fatica ad addormentarmi e continuo ad avere paura; sogno qualcosa che ora non ricordo poi mi risveglio. Allora eseguo il terzo sogno di cui ricordo la fine, terminata alle sette in punto con il suono del cellulare che mi sveglia definitivamente. Nel sogno sono ad una fila in un negozio che assomiglia allo store del Beaubourg di Parigi e invece vende cose da mangiare. Capito accanto ad un ragazzo della mia età che si avvicina e mi tocca tutto. Io non capisco perché e mi discosto. Prendo da mangiare e mi siedo, del ragazzo nessuna traccia. Mangio erba di campo verde scuro e bevo una salsa cremosa. Tutto qui.

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