mercoledì 4 novembre 2009

L'incidente, il concerto e il mostro-pescecane

Un sogno molto lungo fatto all'albergo Paradiso dell'Etna di Catania dopo essermi svegliato per la sete verso le cinque. Ero su una strada in cui anziché asfalto c'era dell'erba e il traffico si faceva sentire. Così, ho superato tutte le auto intuendo che più avanti ci potesse essere un incidcente: infatti un'auto era ferma e all'interno quattro persone non si muovevano. L'auto era un'Alfa di vecchio tipo rossa. Sono sceso e ho notato che uno di loro di dietro aveva un ematoma alla testa, gli altri non stavano male ma non parlavano. Ho detto al ragazzo di recarsi in ospedale perché un ematoma poteva essere pericoloso ma quello non ha risposto ed è sceso. Gli altri non hanno battuto ciglio ma comunque non si muovevano. Ho continuato ad andare avanti a piedi allora e sono capitato in alcune stradine che si sono trasformate in case. Una di queste aveva una finestra che dava su una piazza molto ampia e potevo vedere dall'alto, some dal terzo piano, tutto ciò che avveniva di sotto. Ci doveva essere un concerto e così mi sono messo a guardare, si faceva sera. Un uomo tutto nudo si siede su una sedia e inizia a cantare una canzone folk e rock. Ad un certo punto qualcuno al piano di sotto fa un rutto, il cantante ferma la musica e guarda verso di me e dice "Posso continuare?" e io annuisco, pensando che avrà creduto che ero stato io. Lo spettacolo andava avanti con un altro attore con i trampoli nascosti sotto i pantaloni. Il cantante nudo si allontana dalla scena e si cambia, mettendosi un abito con i trampoli nascosti più alti; l'altro allora se ne va e via così finché non esce un uomo gigantesco che si erge per tutta la piazza. Il suo vestito era giallo, la piazza era biancastra di luce e grandi colonne si ergevano a lato. Io rientro in casa e chiudo la finestra. Mi siedo ad un divano e viene vicino a me una donna che dice "Oggi è venerdì 13" e allora penso tra me e me che potrebbe arrivare l'assassino del film omonimo. La musica si sentiva di sottofondo e, in una culla vicino al divano la donna vede un fallo grandissimo che si erge da sotto il vestitino del bambino. Lo tocca e lo muove come una leva, in tal modo esce da sotto la cuffietta del neonato una enorme testa di pescecane. La donna urla all'impazzata e anziché fuggire tiene in mano il fallo e il pescecane cerca di mangiarla. Mi sono svewgliato alle sette in punto. Non ho altri riferimenti.

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