lunedì 29 giugno 2009

Sogni multipli

Da ieri comunque sto meglio, ho preso anche un caffè alle tre del pomeriggio e non mi ha prodotto ansia. Non posso dire che è tutto finito ma vado senz'altro meglio. Stamattina mi sono alzato alle dieci, ho riposato anche se mi sono svegliato alle sei per via del tubare dei piccioni sul davanzale della finestra. Sono sceso dal letto e li ho mandati via poi sono ritornato a dormire. Ho fatto numerosi sogni, tantissimi, uno dopo l'altro ma non ricordo granché. Due in particolare che avevano però lo stesso soggetto: una casa al tredicesimo piano. La casa era servita da un ascensore ed era ancora in costruzione. Ero nella Citta Immaginaria. Nel primo sogno che icordo (verso le sei e mezzo circa) andavo via da questa con un collega e chiedevo ad un altro collega se poteva aprire il cancello. Mentre quello lo stava facendo da un buco del cancello entra una serpe lunghissima, verde e bianca che viene verso di noi. Io telefono allora al mio collega in modo che aprisse quel benedetto cancello e usciamo. Il riferimento a ciò penso sia che ieri da mia madre abbiamo discusso del fatto che il suo cancello non si apre bene e bisogna tirarlo mentre preme il bottone del citofono. Nel secondo sogno invece, questa mattina verso le nove, mi trovo sempre nella casa e qualcuno sta cercando di portarmi via da questa. Entra, mi prende e con due ali bianche ma senza penne mi trascina verso l'alto. Io mi divincolo e libero e getto di sotto l'intruso. Poi mi sbrigo ad andarmene ma mentre me ne vado mi cadono tutti i soldi dalla tasca e anziché lasciarli mi metto a raccoglierli. Poi sento che quello sya arrivando dalla porta (che era rimasta aperta) e mi nascondo dietro un mobile terrorizzato. Mi sono svegliato senza alcuna paura però. Stamattina, mentre mi infilavo i pantaloni, sono cadute tutte le monete e, affacciatomi dalla finestra, ho visto un tipo sospetto vicino al bancomat qui sotto. Poi mi sono reso conto che ho mille paure, non ultima quella dei ladri, e sono andato al bar a fare colazione. Avevo bisogno di vedere gente. Oggi non vado al mare ma penso di passare da Antonio alla Rai. Dopo, a casa, come sempre.

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