giovedì 29 ottobre 2009

Le tre sorelle

stanotte ho avuto freddo anche se ero sotto il piumone. Mi sono svegliato alle due pensando che fosse mattina ma mi sono rimesso e dormire, non ricordo nulla del sogno che stavo facendo ma mi ha svegliato per cui credo fossi in preda di un piccolo attacco d'ansia. Il sogno seguente parlava invece di me che avevo in braccio un gattino bianco molto piccolo e che trattavo come un bambino. Stava quieto fra le mie braccia: andavamo in giro nella Città Immaginaria e chiudevo un cancello, dopo essere stato a fare una visita in certi luoghi sotterranei. Ricordo che, chiudendo il cancello, sempre con in braccio il gattino, mi sono voltato e sono andato per attraversare la stradina che consuceva a casa mia. La casa era quella di un sogno di qualche anno fa e non ci sono più stato. Nel sogno ero consapevole di questo. Prendo le chiavi in tasca e faccio per aprire. Il gatto però, mentre stavo attraversando fa i capricci e vuole scendere ma io vedo da lontano un cane bianco sul marciapiede e trattengo con me l'animale. alla fine lo lascio andare nel giardino della casa. Le chiavi non aprono il portone ma mi accorgo che non è chiuso a chiave ma tenuto da una forte calamita. Lo apro e penso che avranno messo la calamita per risparmiare su una nuova serratura. Una volta entrato in casa mi accorgo che ognuna delle tre stanze di questa è occupata da qualcun altro e trovo tre sorelle, vestite di bianco, in cucina. Al che ne riconosco un paio come mie amiche e faccio per arrabbiarmi moltissimo con loro perché si sono appropriate della mia casa che avevo lasciato con la speranza di ritornarci. Cerco di urlare, come in genere mi capiterebbe se fossi arrabbiato sul serio, ma non ci riesco a faccio invece la figura di quello che dice parole grosse molto calmo. Le tre sorelle invece si impauriscono moltissimo e si chiudono ciascuna nella loro stanza. Le mie parole hanno attratto qualcuno che vuole entrare nella casa. Mi trovo sul corridoio, è buio e senza luce. Mi sveglio e mi fa male l'occhio sinistro e ho la vescica piena. L'altro giorno ho discusso con Almar sul mio concetto di figlio, o comunque sull'avere figli. Inoltre ieri ho visto su Facebook la fotografia di un gattino di Gegè e mi sembrava che ci tenesse molto e che fosse triste perché era lontano da lei.

sabato 24 ottobre 2009

Rubinetti che perdono

Mai andare a letto con la maglietta sotto i pigiama e il piumone (per di più in due): il calore è eccessivo e non ho fatto altro che svegliarmi e cambiare posizione cercando la frescura. Forse era più semplice togliermi la maglietta ma avevo sonno. Ho fatto alcuni sogni ma stamattina ho sognato alle otto meno dieci il seguente sogno: ero in visita in una casa di una persona abbastanza ricca e dovevo accudirla affinché fosse tutto a posto. Mi ero accorto però che, non appena ha iniziato a piovere, perdevano dei rubinetti dal soffitto e imputavo ciò ad una perdita tra i tubi e il soffitto. In più l'acqua entrava anche dalla finestra. Dopo che smise di piovere, arrivò il proprietario e feci presente questa cosa ma lui mi rimproverò andando a chiudere bene la finestra e i rubinetti. Ha ricominciato a piovere e difatti non è uscita più acqua.

giovedì 22 ottobre 2009

Sorella incinta e un vecchio amore

mercoledì 21 ottobre 2009

Le due stelle

L'unico stralcio che ricordi del sogno di stanotte è un uomo che mi accompagna alla finestra della camera da letto di mio nonno materno e mi indica di guardare in alto dicendo di vedere due stelle vicine tra loro. Gli chiedo come mai ci siano stelle doppie e mi risponde che quelle sono stelle speciali: infatti le guardo e sono splendide, vicinissime tra loro e molto grandi. Forse sembrano luci di un'astronave. Poi mi sveglio. Fa molto freddo. Ieri sera ho visto una stella in cielo e mi sono domandato come mai non vedo così spesso le stelle.inoltre ho pensato a casa di mio nonno materno dove dormivo sempre nella camera da letto quando ero piccolo.

Mi chiamo Monico

Mi trovo sul mio letto a castello ma la camera è un'altra e c'è un altro letto con dentro un ragazzo che dorme. Mi muovo ma il legno del mio letto fa rumore e quello si sveglia ed esclama: "Chi sei?" ed io mi scuso per il rumore e mi preparo per scendere. Poi sento tanti ragazzini che salgono sul mio letto e scendono dall'altra parte. Guardo sotto il materasso e noto che c'è un sacco di roba tra cui le chiavi della macchina. Mentre me ne vado chiedo a quel ragazzo come si chiama e mi risponde: "Monico", cioè il maschile di Monica. Non eccepisco e mi sveglio col
suono della sveglia.



giovedì 15 ottobre 2009

Documenti

Ieri ho giocato al superenalotto e ho vinto 100 euro all'estrazione istantanea. Di per sé l'evento non fa notizia ma mi serve perché, avendo regalato la cifra a mia sorella per il suo compleanno, ho chiuso le due banconote da 50 euro in una busta e quelle due banconote sono apparse nel sogno di stanotte. Ho fatto due sogni: del primo non ricordo nulla, del secondo, effettuato dopo il mio risveglio perché mi ero scoperto, verso le 5 e mezzo, ricordo che era molto lungo e completamente a colori. Mi trovavo in un ospedale tipo il San Camillo (ricordo perfettamente le porte blu divisorie) e mentre cammino, esce un mio vecchio collega in camice verde, nudo al di sotto che mi saluta affettuosamente ed entra in sala operatoria: mentre entra, si lava le mani e il camice si apre perché non chiuso e lo vedo nudo completamente coperto da peli rasati su tutto il corpo. Credendo di mettermi anch'io in divisa indosso però una vestaglia leopardata e penso che siano le nuove dotazioni dell'ospedale. Esco per strada e fa freddo e credo che la vestaglia sia così perché protegge benissimo. Incontro però alcuni vecchissimi amici che non vedo più, tra i quali Wanda che spende saluti a profusione. C'è gente che cammina ma mi ignora completamente. Rientro nell'ospedale e vedo uscire dalla saletta dove mi ero cambiato un ragazzo e una ragazza in tutta fretta: il ragazzo indossa un vestito verde chiaro ma più lo guardo più mi sembra una specie di ectoplasma con due gambe e due braccia che corre via assieme alla ragazza. Mi prende un sospetto: che abbiamo rovistato tra le mie cose e difatti entrando noto il mio portafogli e penso che mi hanno rubato tutto il contenuto. Il portafogli marrone ce l'avevo tanti anni fa: al suo interno mancano tutti i documenti ma ci sono tutti i soldi, tra i quali le due banconote da 50 euro piegate esattamente come le avevo poste nella busta per mia sorella nel mondo reale. Allora corro per inseguirli e capito all'ultimo piano che dà in un grande terrazzo dove ci sono dei venditori di Porta Portese ma non li trovo. Penso a rifare tutti i documenti e la cosa mi isturba e mi chiedo "Perché diavolo avranno rubato i miei documenti solamente?" e mi sveglio con la sveglia alle sette meno dieci. Ieri sera ho creato un account per l'applicazione Ping per iPhone e mi ha chiesto il nome utente. Ho dato giovanni.croce ma mi diceva che era già presente, così mi sono domandato chi mai avesse già preso il mio nome e cognome così ho dovuto dare un altro account e la cosa mi ha scocciato. Forse questo è all'origine del furto dei documenti del sogno. Il desiderio del sogno probabilmente era quello di rivedere Wanda o di sapere cosa stesse facendo. Ora so dov'è.